“Endodonzia” di Arnaldo Castellucci rappresenta il testo di riferimento per questa disciplina. Illustra i nuovi modi di pensare e i cambiamenti delle tecnologie endodontiche; tutti gli aspetti sono ampiamente sviluppati.
Come in ogni materia medica il testo dedica grande spazio alla diagnosi; ad essa seguono tutte le fasi del trattamento che iniziano sempre con la preparazione di una corretta cavità d’accesso, la sagomatura, la detersione e l’otturazione tridimensionale dello spazio endodontico. Esse vengono descritte in modo dettagliato ed esaustivo. Nel testo si esemplificano le particolarità del restauro post endodontico e le sue implicazione con il trattamento dei canali radicolari.
Il lettore troverà qui tutto quanto serve per la corretta gestione dei problemi clinici e per acquisire padronanza della tecnica al fine di adattare la pianificazione del trattamento in rapporto ai cambiamenti sia tecnologici, sia delle conoscenze.
Non mancano le sezioni interdisciplinari, per esempio il capitolo sui rapporti endo-parodontali, ove viene specificata l’influenza che le due patologie hanno reciprocamente.
I capitoli sui ritrattamenti ortogradi e chirurgici rendono il testo assolutamente completo, così come quelli sulla radiologia tridimensionale e sulla rigenerazione pulpare.
In definitiva la “Bibbia dell’Endodonzia Moderna” scritta dal più iconico tra i professionisti di questo settore: Arnaldo Castellucci.
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I progressi degli ultimi anni in un’opera alla portata di tutti, nell’interesse dei pazienti
L’Endodonzia è la specialità che sta alla base di tutta l’odontoiatria, dalla conservativa, alla protesi, alla parodontologia e le cure endodontiche sono le prime che vengono richieste dai nostri pazienti, così come le urgenze endodontiche sono le prime che ci portano nuovi pazienti in studio.
L’idea che mi ha spinto a compiere questa lunga opera è stata la voglia di aggiornare le precedenti edizioni, alla luce di tutte le novità che si sono avute in questi ultimi anni. Forse in nessun altro campo dell’odontoiatria si è assistiti a così tanti progressi e cambiamenti rivoluzionari, che hanno reso l’Endodonzia una specialità dai risultati sempre più “predicibili”.
Nel testo ho riportato tutti gli insegnamenti ricevuti a suo tempo dal Prof. Herbert Schilder, aggiornati da tutto quello che le nuove ricerche, in nuovi materiali, i nuovi strumenti hanno portato per rendere l’Endodonzia sempre più affascinante, di facile esecuzione, dai risultati sempre più gratificanti, sempre più alla portata di tutti coloro che la vogliono mettere in pratica, nell’interesse e per la salute dei nostri pazienti.
A chi si rivolge “Endodonzia”?
A tutti coloro che vogliono ampliare e approfondire le loro conoscenze in campo endodontico, studenti dei Corsi di Laurea, clinici, operatori esperti, che desiderano consultare il testo per trovare la soluzione al caso che dovranno affrontare, sicuri di avere poi un risultato predicibile a lunga scadenza.
Il libro si articola in tre volumi con un totale di 40 capitoli, scritti da un folto numero di collaboratori sia italiani che esteri, tutti uniti da un comune filo conduttore: eseguire dei trattamenti endodontici che portino a risultati sicuri e ripetibili. Nei miei corsi e conferenze in giro per il mondo ho sempre detto che se da una parte mi fa piacere ricevere in studio “urgenze endodontiche”, che comportano l’arrivo di nuovi pazienti, non voglio avere “urgenze” nei pazienti che sto trattando, con improvvise riacutizzazioni dei sintomi, fistole che non si chiudono e lesioni che non guariscono.
Il testo guida il lettore passo passo dalla corretta diagnosi al completamento della terapia, fino al restauro post-endodontico, seguendo un comune principio: essere minimamente invasivi e al tempo stesso eseguire terapie facili (rese tali dalle moderne tecniche e dagli attuali strumenti disponibili) e addirittura divertenti.
Ogni nuovo caso che mi viene inviato rappresenta una sfida tra me e l’anatomia da trattare, e ovviamente il vincitore voglio sempre essere io. Il presente testo è ricco di suggerimenti pratici per ottenere sempre il suddetto risultato.
Quali sono i nuovi capitoli rispetto alle precedenti edizioni?
- Primo tra tutti il capitolo sulla Cone Beam Computed Tomography CBCT, strumento divenuto essenziale per eseguire un corretto piano di trattamento e quindi una corretta terapia. L’apparecchio si sta diffondendo a macchia d’olio come successe più di 20 anni fa con l’introduzione del microscopio operatorio. Oggi, per me, è diventato impensabile iniziare un ritrattamento, preparare un canale calcificato o eseguire un intervento di micro endodonzia chirurgica senza avere prima eseguito un esame radiografico tridimensionale.
- La preparazione della cavità d’accesso è stata completamente rivista nel capitolo scritto in collaborazione dal Prof. Elio Berutti e da me, alla luce della micro CT.
- Un nuovo capitolo è il “Canal Scouting” scritto dal Prof. Berutti, che spiega i vari scenari che si possono incontrate nell’esecuzione di quella che è rimasta “l’unica” difficoltà nella preparazione dei canali radicolari: il primo sondaggio manuale da fare con uno strumento in acciaio prima dell’introduzione di qualsiasi sistema di strumenti rotanti o reciprocanti in Nichel Titanio.
- Il restauro post-endo del dente incrinato, scritto dal Dr. Matteo Papaleoni, che guida nel trattamento dei denti affetti da questa sindrome, in modo da garantire un successo a lungo termine, grazie alle terapie adesive oggi disponibili.
- La rigenerazione endodontica, scritta dal Dr. Mario Alovisi dell’Università degli Studi di Torino, che spiega come le terapie basate sul concetto di ingegneria tissutale siano diventate sempre più semplici, veloci, affidabili e di ampia diffusione per tutti, con l’obiettivo di ottenere la “restitutio ad integrum” del tessuto biologico distrutto a seguito di uno stimolo patogeno, tentando di riportare la situazione ad una condizione pre-patologica.
- Nel capitolo sui Riassorbimenti radicolari è stata scritta una sezione dedicata alle linee guida per il trattamento dei denti avulsi per trauma.
- Infine, nel capitolo sulla riparazione dei danni iatrogeni, è stato dato abbondante spazio al trattamento dei canali dimenticati, delle perforazioni, dell’incidente da ipoclorito e una intera sezione è stata scritta dal più esperto al mondo sulla rimozione degli strumenti fratturati, il giapponese Yoshi Terauchi.
Perché il testo è utile sia al neolaureato che al clinico esperto?
Il testo è estremamente didattico e di facile consultazione. È corredata di 77 QR Code che permettono di visualizzare altrettanti video di alta qualità, relativi alle diverse fasi della preparazione e otturazione canalare, ritrattamenti e procedure chirurgiche. Inoltre è dotato di disegni grafici di rara bellezza, eseguiti dalla disegnatrice Elisa Botton.
Il clinico può così acquisire informazioni di immediato riscontro e applicazione clinica, dalla corretta diagnosi, al corretto piano di trattamento, alla disinfezione e sagomatura “minimamente invasiva”, all’otturazione tridimensionale con le più attuali tecniche fino al restauro post endo, sempre guidati dal comune denominatore, rappresentato dalla predicibilità dei risultati e dal successo a lungo termine.
Infine, il testo si integra completamente con gli insegnamenti forniti nell’ambito delle mie lezioni presso i corsi di Laurea delle Università in cui insegno come Professore a contratto e nell’ambito dei corsi teorico pratici che tengo presso il Centro corsi di Firenze. I miei studenti non avranno più bisogno di “prendere appunti” durante le mie lezioni, in quanto qui ritroveranno tutti i miei suggerimenti e la descrizione dettagliata dei vari casi che si possono presentare in studio.
Sente di dover ringraziare qualcuno che l’ha aiutata nella stesura di questa importante opera?
Certamente sì! A parte i numerosi co-autori, le persone che desidero ringraziare sono due. L’amico Massimo Gagliani, che mi ha convinto a mettere su carta l’enorme materiale accumulato nei miei oltre 40 anni di esperienza clinica e didattica e mi ha messo in contatto con la casa editrice EDRA.
La seconda persona che ha giocato un ruolo “essenziale” è la mia compagna di vita Sandra, la sola che sa esattamente quanto tempo e sacrificio ha comportato la preparazione dei tre volumi e con quanto entusiasmo, passione e dedizione mi sono dedicato al completamento dell’opera, sempre con il suo prezioso incoraggiamento e sostegno morale.
Senza le suddette due persone non sarebbe stato possibile raggiungere il risultato.
Qual è il significato della bella copertina dei tre volumi?
Mi sono divertito ad affiancare alcune mie radiografie post-operatorie alle corrispondenti immagini delle famose “Tavole Endodontiche “ di Walter Hess. Circa un secolo fa l’Autore pubblicò quelle immagini che hanno scoraggiato intere generazioni di dentisti, mostrando quanto complessa e talvolta bizzarra è l’anatomia endodontica che siamo chiamati a trattare nella bocca dei nostri pazienti.
Davanti a quelle tavole, il Prof. Schilder è arrivato alla conclusione opposta rispetto a tutti quelli che giudicavano impossibile ottenere quei risultati: con gli strumenti endodontici (allora solo manuali, oggi grazie al cielo quasi esclusivamente rotanti o reciprocanti) si prepara l’endodonto “sondabile”; con gli irriganti (ipoclorito di sodio) si svuota l’endodonto “insondabile”; successivamente con un materiale inerte reso plastico dal calore (guttaperca calda) e sottoposto a pressione “verticale” (legge dell’idrodinamica di Pascal) gli spazi vuoti si riempiono automaticamente. E questo è esattamente quello che succede quando applichiamo i principi che Schilder ha insegnato oltre 50 anni fa e ancora validissimi. In conclusione, le immagini delle tavole di Hess non devono scoraggiare, ma devono stimolare a ottenere gli stesi identici risultati.
Quella infatti non era l’anatomia e delle centinaia di denti studiati da Hess, ma è l’anatomia che ogni giorno entra nei nostri studi e che con gli insegnamenti di Schilder noi possiamo documentare e duplicare. Se quella anatomia non “salta fuori” nelle nostre radiografie post-operatorie, stiamo dimenticando qualcosa
In conclusione, qual è l’obiettivo finale del libro?
Rendere l’Endodonzia alla portata di tutti coloro che la vogliono praticare, facile, predicibile, ripetibile, di enorme soddisfazione e perché no, anche divertente.
Spero di essere riuscito a trasmettere non solo gli insegnamenti pratici, ma anche la passione che mi anima da oltre 40 anni.
So bene che siamo nell’era degli impianti osteointegrati e che nel tempo richiesto per un trattamento endodontico complesso l’implantologo posiziona tre o quattro impianti, con le conseguenze facilmente immaginabili.
Oggi però i pazienti si informano, ci seguono sui “social” e hanno capito che mentre gli impianti non sono eterni, i loro denti ben trattati e ben restaurati sono pronti a durare per l’intero arco della loro vita. Sta a noi accontentarli.