Nel segno del dente – Breve storia dell’ex libris odontoiatrico” di Claudio Stacchi rilegge gli ultimi centoventi anni di storia dell’odontoiatria attraverso gli occhi di artisti di tutto il mondo impegnati a interpretare l’essenza di una professione, ognuno a suo modo, nello spazio di pochi centimetri quadrati.

Questo libro mette in comunicazione due mondi di solito separati, quello odontoiatrico e quello dei collezionisti di ex libris, aprendo per entrambi stimolanti prospettive di conoscenza e fornendo nuovi spunti di interesse e arricchimento culturale.

Si parla di: Ex libris – Odontoiatria – Grafica d’arte – Incisione – Ex libris medici

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La nascita dell’ex libris

Con l’invenzione della stampa da parte di Gutenberg a metà 1400, il libro cessa finalmente di essere un oggetto unico e irraggiungibile, destinato a pochissimi nobili ed alti prelati, per iniziare la sua straordinaria opera di divulgazione di idee e cultura. Quasi contemporaneamente nasce l’ex libris, un segno di proprietà da applicare sugli ancor rari e preziosi volumi, inciso da artisti capaci di concentrare in un piccolo foglietto a stampa, oltre al nome, anche le caratteristiche peculiari del possessore.

Ex libris Hieronymus Ebner, di Albrecht Dürer, xilografia, 1516, 128×97 mm

Lo sviluppo dei libri di argomento medico

Iniziano presto ad essere stampati anche libri di argomento medico, sia le opere classiche greche e romane sia nuovi scritti e, parallelamente, vedono la luce i primi ex libris medici della storia.
I motivi decorativi  principali sono però solitamente limitati all’arma o allo stemma di famiglia del proprietario, e questa matrice araldica accompagnerà la storia dell’ex libris fino a tutto il 1800.

Ex libris Giacomo Francesco Arpino, acquaforte, 1650 circa, 107×77 mm

I libri e gli articoli sull’odontoiatria

L’odontoiatria si affranca dalla connotazione empirico-artigianale che l’ha accompagnata per secoli per diventare finalmente branca medica a tutti gli effetti solo in pieno Ottocento, quando a Baltimora nasce la prima Scuola di Odontoiatria ed iniziano ad essere pubblicati, con una certa frequenza, libri e articoli su argomenti specifici del settore. Vengono costituite le prime biblioteche specialistiche, sia pubbliche che private, e la comparsa di ex libris a tema odontoiatrico ne è la conseguenza quasi immediata.

Ex libris School of Medicine and Dentistry dell’Università di Rochester, di Philipp Merz,
xilografia, senza data, 93×45 mm, collezione Luigi Bergomi, Greenville (SC), U.S.A.

Oppure

I motivi iconografici

I motivi iconografici ripresi dagli artisti che, nel corso degli ultimi centovent’anni, si sono dedicati alla creazione di ex libris commissionati dai dentisti sono molteplici.
Un posto preminente spetta alla figura di Santa Apollonia, patrona di odontoiatri, odontotecnici ed igienisti dentali, ma numerosi foglietti richiamano scene di genere, spesso riprese da capolavori della pittura, o si focalizzano in modo specifico su tematiche relative alle singole specialità odontoiatriche, con singolari interpretazioni dell’endodonzia, della conservativa o della chirurgia orale.

Ex libris Ron e Gerdy Quapp, di Lou Strik, acquaforte, senza data, 50×85 mm

Umorismo contro fobie e timori

Un aspetto peculiare è la sottile vena di humour presente in buona parte degli ex libris odontoiatrici: quasi un tentativo degli artisti, di concerto con i committenti, di sdrammatizzare fobie e timori dei pazienti mettendo in luce il lato ironico che, a saper ben vedere, è sempre presente anche nelle attività odontoiatriche.

Ex libris Stefano Galli, di Benito Jacovitti,
fotoincisione, senza data, 113×83 mm