Chirurgia orale pediatrica: un nuovo approccio agli interventi più frequenti, Roberto Barone e Carlo Clauser

Una visione innovativa della chirurgia orale pediatrica, che può e deve essere pratica in studio in anestesia locale

“L’obiettivo di questo libro è ambizioso – spiegano gli autori – Punta ad offrire una visione innovativa della chirurgia orale pediatrica. L’esigenza è nata dalle richieste di informazioni e di consigli, che ci ha fatto percepire una larga diffusione di vecchi pregiudizi e di lacune significative nella conoscenza delle patologie proprie dell’età evolutiva.
La volontà di condividere con i colleghi le nostre conoscenze, maturate in decenni di esperienza clinica oltre che nello studio della letteratura, ci ha indotto a fondare l’APOS (Association for Pediatric Oral Surgery) nel 2016 e poi a scrivere questo libro.
Il libro mantiene l’impostazione dei nostri corsi di formazione e di aggiornamento:

  • La scelta dei contenuti è basata sulla frequenza e l’importanza clinica degli argomenti;
  • I mezzi didattici non si limitano a testo e figure, ma sfruttano anche gli enormi vantaggi dei filmati, realizzati col microscopio e collegati al testo tramite link.

Il principio ispiratore consiste nel desiderio di fornire le informazioni utili per la diagnosi e la terapia, ma anche di sfatare i pregiudizi più comuni, dal ricorso sistematico alla narcosi agli interventi demolitivi non necessari.

La chirurgia pediatrica può e deve essere praticata in studio in anestesia locale, lasciando la narcosi come ultima risorsa per i casi, rari, nei quali la nostra attenzione alle sacrosante peculiarità psicologiche dei piccoli pazienti non è stata sufficiente a vincere le loro paure, che sono del tutto naturali, ma vengono troppo spesso considerate insuperabili senza fare neppure un tentativo.

Il dentista che si impegna a superare la propria paura di affrontare i bambini scoprirà quanto i bambini siano liberi dai pregiudizi degli adulti e sarà gratificato dalle straordinarie manifestazioni di affetto dei piccoli“.

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Il testo di riferimento per chi vuole dedicarsi anche ai bambini

“Il libro è quindi dedicato a tutti i colleghi che vogliono impegnare una parte della loro vita professionale a questa branca affascinante e anche a coloro che, pur non praticando la chirurgia, sono chiamati a porre una diagnosi e a indirizzare le famiglie verso operatori adeguati, che siano capaci di comunicare correttamente con i bambini e di mettere in atto tecniche chirurgiche al passo coi tempi, efficaci, rapide e poco invasive.
L’ultimo auspicio è che ai bambini vengano risparmiati i disagi di una chirurgia grossolana e i pericoli della narcosi.”

Il testo è il punto di riferimento per i chirurghi che vogliono ampliare la loro attività professionale occupandosi anche di bambini; per i pedodontisti, gli ortodontisti e gli odontoiatri che desiderano cimentarsi anche con la patologia chirurgica e magari anche con la pratica operativa; per chi ha interesse a conoscere le patologie chirurgiche che interessano i bambini e le possibilità di trattamento chirurgico attuale.
“Occorre ricordare che le scelte del chirurgo dovrebbero essere concordate con gli altri professionisti responsabili dell’intero “caso” e che comunque queste scelte condizionano l’esito finale anche al di là della patologia strettamente chirurgica”.

Le innovazioni chirurgiche che occorre conoscere

“Se guardiamo in rete, notiamo che l’odontoiatria ha fatto passi da gigante, mentre la chirurgia pare ancorata a una tradizione cristallizzata da decenni: occorre quindi innovare questo aspetto e affrontare la chirurgia pediatrica in studio e con la normale anestesia locale, ricorrendo raramente alla sedazione ed eccezionalmente alla narcosi.
Risulta innovativo usare, quando c’è un vantaggio, strumenti sonici e ultrasonici, ma anche selezionare strumenti manuali più vicini alla microchirurgia e tecniche chirurgiche rispettose dei principi della parodontologia attuale. Innovativo è recuperare i denti associati alle cisti sfruttando i meccanismi naturali di guarigione, anziché asportarli insieme alla lesione”.

Tra gli argomenti trattati:

  • I denti sovrannumerari e i canini inclusi: “sono di grande interesse perché interessano numeri importanti di bambini. Sono patologie con prevalenza intorno al 3% della popolazione in età evolutiva”.
  • I secondi molari inclusi, le cisti, le germectomie degli ottavi: si presentano meno frequentemente ma pongono problemi non banali di scelte terapeutiche.
Oppure